Sono numerosi gli studi che hanno evidenziato l’associazione tra consumo di caffè e riduzione del rischio di tumori al fegato, all’intestino e al seno. Poco conclusivi, invece, sono i dati relativi al rischio di tumore della prostata, che è tra i più frequentemente diagnosticati negli uomini.
Secondo i risultati di questa revisione sistematica con metanalisi dei dati raccolti in 16 studi, per un totale di oltre 1 milione di uomini di nazionalità diversa (americana, europea e giapponese), il rischio di sviluppare questa specifica neoplasia sarebbe minore per gli uomini che consumano regolarmente 2 o più tazze di caffè al giorno, rispetto a coloro che ne assumono meno di 2. In particolare, nella categoria di assunzione più alta il rischio di sviluppare questo tipo di tumore è risultato inferiore del 9% circa rispetto alla categoria con livelli di consumo più bassi, con una riduzione, nello specifico, del 7% per i tumori localizzati e del 12 e del 16%, rispettivamente, per i tumori avanzati e per quelli fatali. Dall’analisi della relazione dose-risposta è emerso che il rischio di tumore prostatico si riduceva dell’1% per ogni tazza di caffè in più al giorno.
Queste osservazioni possono essere in larga parte spiegate dalle proprietà antinfiammatorie e antiossidanti del caffè e dagli effetti sul metabolismo glicemico e insulinemico, oltre che sui livelli degli ormoni sessuali: tutti fattori che possono svolgere un ruolo nell’insorgenza, nello sviluppo e nella progressione della neoplasia prostatica. Sebbene le grandi dimensioni del campione garantiscano un'adeguata potenza statistica, è comunque doveroso ricordare che si tratta di un’analisi di studi osservazionali, che per la loro struttura non permettono di trarre conclusioni definitive relativamente alla causalità dell’associazione riscontrata.
Glossario
Metanalisi
Tecnica che combina i risultati di molti studi, di impianto simile e che hanno esaminato quesiti simili, per aumentare la numerosità del campione di valori su cui si ragiona e quindi l'affidabilità delle conclusioni.
Coffee consumption and risk of prostate cancer: a systematic review and meta-analysis.
OBJECTIVES: To conduct a systematic review with meta-analysis of cohort studies to evaluate the association of coffee consumption with the risk of prostate cancer.
DATA SOURCES: PubMed, Web of Science and Embase were searched for eligible studies up to September 2020.
STUDY SELECTION: Cohort studies were included.
DATA EXTRACTION AND SYNTHESIS: Two researchers independently reviewed the studies and extracted the data. Data synthesis was performed via systematic review and meta-analysis of eligible cohort studies. Meta-analysis was performed with the "metan" and "glst" commands in Stata 14.0.
MAIN OUTCOMES AND MEASURES: Prostate cancer was the main outcome. It was classified as localised prostate cancer which included localised or non-aggressive cancers; advanced prostate cancer which included advanced or aggressive cancers; or fatal prostate cancer which included fatal/lethal cancers or prostate cancer-specific deaths.
RESULTS: Sixteen prospective cohort studies were finally included, with 57 732 cases of prostate cancer and 1 081 586 total cohort members. Higher coffee consumption was significantly associated with a lower risk of prostate cancer. Compared with the lowest category of coffee consumption, the pooled relative risk (RR) was 0.91 (95% CI 0.84 to 0.98), I2= 53.2%) for the highest category of coffee consumption. There was a significant linear trend for the association (p=0.006 for linear trend), with a pooled RR of 0.988 (95% CI 0.981 to 0.995) for each increment of one cup of coffee per day. For localised, advanced and fatal prostate cancer, the pooled RRs were 0.93 (95% CI 0.87 to 0.99), 0.88 (95% CI 0.71 to 1.09) and 0.84 (95% CI 0.66 to 1.08), respectively. No evidence of publication bias was indicated in this meta-analysis.
CONCLUSIONS: This study suggests that a higher intake of coffee may be associated with a lower risk of prostate cancer.