-
Ictus
Manifestazione acuta di lesione focale cerebrale.
-
Ictus cerebrale
patologia di origine vascolare caratterizzata dall'improvvisa comparsa di un deficit neurologico focale la cui gravità può essere molto variabile, da una lieve turba neurologica, alla paralisi di uno o più arti (emi-paraplegia), alla perdita della parola, dello stato di coscienza o della vita. Corrisponde alla necrosi di cellule cerebrali che non sono più in grado di svolgere la funzione cui erano deputate. Si distinguono un ictus di tipo emorragico, allorché la causa è la rottura di un vasellino cerebrale, e un ictus di tipo ischemico, determinato dall'ostruzione del flusso attraverso un vaso a valle del quale si ha ischemia.
-
Incidenza
Il numero di nuovi casi osservati in una popolazione nell'unità di tempo (in genere un anno). Un'incidenza dell'infarto in una popolazione dell'1 per mille indica che, ogni anno, un soggetto su mille viene colpito dalla malattia. Da non confondere con "prevalenza" (vedi).
-
Indice di massa corporea (BMI:body mass index)
È un parametro che contribuisce alla valutazione dello stato ponderale degli individui in maniera oggettiva e misurabile. Si calcola dividendo il peso (in kg) per l'altezza (in metri) elevata al quadrato. Viene utilizzato per valutare se un soggetto è normopeso (da 18,5 a 25), sovrappeso (da 25 a 30) oppure obeso (da 30 in su).
-
Indice glicemico
L'Indice Glicemico (Glycemic Index, o GI della letteratura anglosassone) è un indice della risposta glicemica indotta, nello stesso soggetto, da una quantità specifica di carboidrati in rapporto a un’equivalente quantità di carboidrati proveniente da un alimento standard.
-
Infarto cardiaco o del miocardio
Necrosi (cioè morte cellulare) di una parte del tessuto che costituisce il cuore, su base ischemica, per arresto o importante riduzione del flusso sanguigno arterioso; generalmente consegue all'ostruzione di un'arteria che da sola provvede principalmente all'irrorazione di una certa area (arteria terminale), e che è coinvolta da fenomeni patologici quali embolia, trombosi e/o spasmo, in un soggetto affetto da aterosclerosi.
-
Infiammazione
Complesso di reazioni che si verificano localmente in risposta ad un agente lesivo. Clinicamente è caratterizzata da 4 sintomi: tumefazione, arrossamento, aumento della temperatura localmente, dolore.
-
Interleuchina 6
Prodotta dai monociti, fibroblasti nel topo dalle cellule T, ha i seguenti effetti: febbre (pirogeno), induzione della crescita dei plasmocitomi e degli ibridomi, amplificazione della produzione di Ig, aumento del MHC di classe I sui fibroblasti, sinergismo con IL-2 nella produzione delle proteine di fase acuta da parte degli epatociti, sinergismo con IL-3 nella crescita delle cellule emopoietiche, induzione della differenziazione dei CTL.
-
Iperglicemia
Aumento del glucosio nel sangue, tipico del diabete mellito, ma talora di origine ipofisaria (sindrome di Cushing, acromegalia) o surrenale.
-
Ipertensione
Aumento della pressione arteriosa al di sopra dei valori normali (nell'adulto 80-90 mm Hg di minima e 130-140 mmHg di massima). Può essere di origine secondaria (renale, endocrina, neurologica, ecc.) o primitiva (essenziale).
-
Ischemia
Notevole diminuzione, fino all'arresto, del flusso di sangue in un territorio dell'organismo. Per lo più deriva da fenomeni che riducono il lume vascolare, quali lesioni della parete, trombosi, embolia, spasmo vascolare, ma può anche derivare da un'insufficiente spinta impressa dal cuore al sangue, per esempio nel caso in cui quest'organo non sia più in grado di contrarsi in maniera adeguata.