Questo studio illustra i risultati del Programma MINISAL-GIRCSI, realizzato con l’obiettivo di valutare gli apporti alimentari di sodio e potassio in un campione rappresentativo della popolazione italiana, costituito da oltre 2.200 soggetti (1.168 uomini e 1.112 donne) con età compresa tra 35 e 79 anni e provenienti da 12 diverse Regioni italiane. L’apporto di sodio e potassio è stato determinato sulle urine delle 24 ore, e quindi con la metodica di maggiore affidabilità.
Dall’analisi dei risultati emerge un’escrezione media giornaliera di sodio pari a 189 mmol negli uomini e 147 mmol nelle donne, corrispondenti a 10,9 g e 8,5 g di sale rispettivamente. Tali valori sono superiori a quelli raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (pari a 5 g/die) nel 95% degli uomini e nell’87% delle donne reclutate e risultano particolarmente elevati nei soggetti provenienti dalle Regioni del Sud Italia (190 mmol/die vs 196 mmol/die negli uomini e 146 mmol/die vs 155 mmol nelle donne, rispettivamente, residenti nel Sud e nel Nord del Paese).
Per quanto riguarda il potassio, al contrario, l’escrezione media giornaliera è risultata pari a 63 mmol/die e 55 mmol/die, rispettivamente, negli uomini e nelle donne, inferiori quindi ai valori raccomandati dalle principali Linee Guida americane ed europee (100 mmol/die) nel 96% degli uomini e nel 99% delle donne. Anche il rapporto sodio/potassio, pari rispettivamente a 3,1 e 2,8 negli uomini e nelle donne, è notevolmente superiore a quello considerato ottimale (pari a 0,85). Gli apporti risultano inoltre progressivamente più alti all’aumentare dell’indice di massa corporea.
I risultati del presente lavoro confermano quindi che l’apporto di sodio in Italia supera nettamente i livelli raccomandati, mentre l’assunzione di potassio è, all’opposto, inferiore a tali livelli. Una situazione che giustifica l’adozione di strategie di salute pubblica finalizzate a promuovere un miglioramento dell’apporto alimentare di questi minerali, e che dimostra quanto lo stile dietetico italiano si stia progressivamente allontanando dallo stile mediterraneo, soprattutto per quanto riguarda il consumo di frutta e verdura, fonti tipiche di potassio.
Excess dietary sodium and inadequate potassium intake in Italy: Results of the MINISAL study.
Donfrancesco C, Ippolito R, Lo Noce C, Palmieri L, Iacone R, Russo O, Vanuzzo D, Galletti F, Galeone D, Giampaoli S, Strazzullo P.
Nutr Metab Cardiovasc Dis. 2012 Jul 24. [Epub ahead of print]
OBJECTIVE: As excess sodium and inadequate potassium intake are causally related to hypertension and cardiovascular disease, the MINISAL-GIRCSI Program aimed to provide reliable estimates of dietary sodium and potassium intake in representative samples of the Italian population.
DESIGN AND METHODS: Random samples of adult population were collected from 12 Italian regions, including 1168 men and 1112 women aged 35-79 yrs. Electrolyte intake was estimated from 24 hour urine collections and creatinine was measured to estimate the accuracy of the collection. Anthropometric indices were measured with standardised procedures.
RESULTS: The average sodium excretion was 189 mmol (or 10.9 g of salt/day) among men and 147 mmol (or 8.5 g) among women (range 27-472 and 36-471 mmol, respectively). Ninety-seven % of men and 87% of women had a consumption higher than the WHO recommended target of 5g/day. The 24 h average potassium excretion was 63 and 55 mmol, respectively (range 17-171 and 20-126 mmol), 96% of men and 99% of women having an intake lower than 100 mmol/day (European and American guideline recommendation). The mean sodium/potassium ratio was 3.1 and 2.8 respectively, i.e. over threefold greater than the desirable level of 0.85. The highest sodium intake was observed in Southern regions. Sodium and potassium excretion were both progressively higher the higher the BMI (p < 0.0001).
CONCLUSIONS: These MINISAL preliminary results indicate that in all the Italian regions thus far surveyed dietary sodium intake was largely higher and potassium intake lower than the recommended intakes. They also highlight the critical association between overweight and excess salt intake.