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07-07-2017

Presentare nel menu con parole attraenti i piatti a base di verdure si dimostra un’ottima strategia per promuoverne il consumo


La forza della parola rende più attraenti i piatti a base di vegetali e ne promuove scelta e consumo. Presentare con descrizioni allettanti preparazioni semplici e salutari come la zucca in padella, oppure bietole in salsa chili, o ancora fagiolini allo scalogno ha avuto effetti sorprendenti sulle scelte degli avventori, studenti e impiegati, della caffetteria all’Università di Stanford. Dall’indagine, che è durata 46 giorni, durante il quadrimestre autunnale 2016, è emerso che, rispetto a una presentazione descrittiva di base dei piatti (es.: zucca in padella), il ricorso a termini più allettanti (es.: spicchi di zucca spadellati all’aroma di aglio e zenzero) ha aumentato la scelta dei piatti vegetali del 25%. La scelta di definizioni accattivanti ha promosso il consumo del 35% anche rispetto a una presentazione focalizzata sui benefici della preparazione (es: spicchi di zucca in padella ad alto contenuto di antiossidanti) e del 41% rispetto a una comunicazione basata su caratteristiche strettamente di salute (es.: zucca in padella senza zuccheri aggiunti).
Gli Autori concludono che questi risultati dovrebbero indurre a rivedere gran parte delle soluzioni finora adottate, per promuovere il consumo di verdura. Questa “strategia della parola”, infatti, sembra funzionare per il cervello adulto così come accade per il cervello infantile, stimolato dall’associazione tra ricette a base di verdure e caratteristiche positive dei supereroi.
La presentazione allettante dei piatti a base vegetale indurrebbe il consumatore ad accantonare l’associazione “cibo salutare-cibo poco gratificante”, evitando la reazione paradossa di scarso senso di sazietà, dichiarato da chi sceglie per obbligo e non per piacere un piatto a base di verdure.

Association Between Indulgent Descriptions and Vegetable Consumption: Twisted Carrots and Dynamite Beets

Turnwald BP, Boles DZ, Crum AJ.
JAMA Int Med 2017 June 12 – doi:10.1001/jamainternmed.2017.1637 [E pub ahead of print]

In response to increasing rates of obesity, many dining establishments have focused on promoting the health properties and benefits of nutritious foods to encourage people to choose healthier options. Ironically however, health-focused labelingof food may be counter-effective, as people rate foods that they perceive to be healthier as less tasty. Healthy labeling is even associated with higher hunger hormone levels after consuming a meal compared with when the same meal is labeled indulgently. How can we make healthy foods just as appealing as more classically indulgent and unhealthy foods? Because healthy foods are routinely labeled with fewer appealing descriptors than standardfoods, this study tested whether labeling vegetables with the flavorful, exciting, and indulgent descriptors typically reserved for less healthy foods could increase vegetable consumption.

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