Le diete che privilegiano frutta, verdura, latticini (preferibilmente non scremati), frutta secca, legumi e pesce sono associate a un minor rischio di malattie cardiovascolari e morte prematura in tutte le regioni del mondo, secondo una nuova analisi dei dati di un grande studio di popolazione. L'aggiunta alla dieta di carne rossa non trasformata o cereali integrali ha un impatto ridotto su questa relazione.
L’analisi, condotta nell’ambito della coorte dello studio PURE, ha esaminato la relazione tra la qualità della dieta e la mortalità, l'infarto del miocardio, l'ictus e le malattie cardiovascolari in 147.642 persone residenti in 21 paesi distribuiti in tutto il mondo. Gli autori hanno creato un semplice ma innovativo punteggio dietetico basato sui consumi dei gruppi di alimenti prima ricordati, assegnando un punto per i livelli di assunzione al di sopra della mediana del gruppo di riferimento, e zero punti al di sotto di tale livello, per un punteggio totale per persona compreso tra 0 e 6.
Durante un follow-up mediano di 9,3 anni si sono verificati 15.707 decessi e 40.764 eventi cardiovascolari. Rispetto alla dieta con punteggio inferiore o uguale a 1, la dieta con punteggio uguale o maggiore di 5 (la più favorevole) si associava a un rischio ridotto di morte per qualunque causa (-30%), degli eventi cardiovascolari (-18%), dell’infarto miocardico (-14%) e del rischio di ictus (-19%).
È interessante sottolineare che, secondo gli autori, la dieta con il punteggio PURE più elevato correla con la riduzione degli eventi meglio di tutti gli altri sistemi di valutazione della qualità della dieta considerati (Healthy Eating Index, DASH). La capacità predittiva di PURE sarebbe in particolare nettamente superiore rispetto a Planetary Health, che non correlerebbe significativamente con gli eventi clinici principali in questo studio.
Diet, cardiovascular disease, and mortality in 80 countries
Mente A, Dehghan M, Rangarajan S, O'Donnell M, Hu W, Dagenais G et al.
European Heart Journal (2023) 00, 1–20. https://doi.org/10.1093/eurheartj/ehad269AIMS: To develop a healthy diet score that is associated with health outcomes and is globally applicable using data from the Prospective Urban Rural Epidemiology (PURE) study and replicate it in five independent studies on a total of 245 000 people from 80 countries.
METHODS AND RESULTS: A healthy diet score was developed in 147 642 people from the general population, from 21 countries in the PURE study, and the consistency of the associations of the score with events was examined in five large independent studies from 70 countries. The healthy diet score was developed based on six foods each of which has been associated with a significantly lower risk of mortality [i.e. fruit, vegetables, nuts, legumes, fish, and dairy (mainly whole-fat); range of scores, 0-6]. The main outcome measures were all-cause mortality and major cardiovascular events [cardiovascular disease (CVD)]. During a median follow-up of 9.3 years in PURE, compared with a diet score of ≤1 points, a diet score of ≥5 points was associated with a lower risk of mortality [hazard ratio (HR) 0.70; 95% confidence interval (CI) 0.63-0.77)], CVD (HR 0.82; 0.75-0.91), myocardial infarction (HR 0.86; 0.75-0.99), and stroke (HR 0.81; 0.71-0.93). In three independent studies in vascular patients, similar results were found, with a higher diet score being associated with lower mortality (HR 0.73; 0.66-0.81), CVD (HR 0.79; 0.72-0.87), myocardial infarction (HR 0.85; 0.71-0.99), and a non-statistically significant lower risk of stroke (HR 0.87; 0.73-1.03). Additionally, in two case-control studies, a higher diet score was associated with lower first myocardial infarction [odds ratio (OR) 0.72; 0.65-0.80] and stroke (OR 0.57; 0.50-0.65). A higher diet score was associated with a significantly lower risk of death or CVD in regions with lower than with higher gross national incomes (P for heterogeneity <0.0001). The PURE score showed slightly stronger associations with death or CVD than several other common diet scores (P < 0.001 for each comparison).
CONCLUSION: A diet comprised of higher amounts of fruit, vegetables, nuts, legumes, fish, and whole-fat dairy is associated with lower CVD and mortality in all world regions, especially in countries with lower income where consumption of these foods is low.