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08-02-2019

Assumere più calorie tra la tarda serata e le prime ore della notte si associa a livelli più elevati di colesterolo totale e LDL


È già stato dimostrato che il ritmo circadiano influisce anche sull’assorbimento e sull’utilizzo di nutrienti e calorie. Infatti, chi, d’abitudine, consuma il pasto serale nelle ore più tarde (come accade per esempio ai turnisti) è a maggior rischio di sovrappeso/obesità. Questa ricerca ha focalizzato l’attenzione sulle ricadute metaboliche della ripartizione delle calorie nell’arco della giornata, rilevando un’associazione tra livelli di colesterolo totale e LDL e abitudine ad assumere più calorie oltre le 20.30. In particolare, gli autori hanno stimato che in una popolazione cinese di Taiwan, per ogni 100 kcal in meno assunte nelle ultime ore della giornata e consumate in più a pranzo o nel pomeriggio, corrispondeva una riduzione dei valori della colesterolemia LDL rispettivamente di 1,46 e 1,27 mg/dL. Non solo: questa associazione è risultata indipendente dal BMI, mettendosi in luce quindi anche nelle persone che, pur dilazionando per abitudine i tempi della cena, mantengono un peso nella norma.
L’analisi della composizione in macronutrienti dei pasti ha permesso di evidenziare come la stessa correlazione sia significativa anche considerando la sola assunzione di calorie da grassi.
Nelle persone che assumono una quota maggiore di energia nelle ore serali e notturne l’incremento della colesterolemia dipenderebbe, secondo i ricercatori  dai meccanismi che regolano il metabolismo del colesterolo. Sembra infatti certo che, durante le ore notturne, l’assorbimento intestinale dei grassi aumenti; nelle tarde ore serali e durante la notte aumenta anche la sintesi di colesterolo da parte del fegato, che dipende a sua volta dai grassi assorbiti. Assumere più grassi troppo tardi la sera potrebbe perciò favorire la comparsa di un iperlipidemia.

Glossario

  • Colesterolo

    Presente nel sangue, costituente essenziale della membrana cellulare, interviene nella formazione degli ormoni sessuali e corticosteroidei e dei sali biliari. Può essere di origine esogena (alimentare) ed endogena (sintesi epatica). Nel sangue il colesterolo è veicolato tramite i trigliceridi e le lipoproteine (HDL e LDL).

  • Correlazione

    Valutazione della relazione esistente tra differenti variabili, che non implica necessariamente un rapporto di causa ed effetto tra loro. Il tipo di relazione più frequentemente studiato è quello lineare (una retta in un piano cartesiano) in questo caso la forza della correlazione viene espressa con un numero (r) che varia da -1 (la maggiore correlazione negativa possibile) a +1 (la maggiore correlazione positiva possibile) un valore pari a 0 indica assenza di qualsiasi correlazione.

Energy intake at different times of the day: Its association with elevated total and LDL cholesterol levels

Chen H-J, Chuang S-Y, Chang H-Y, Pan W-H.
Nut Metab Cardiov Dis 2019 Jan 14; [E-pub ahead of print]

BACKGROUND AND AIMS: This study aimed to examine the association between macronutrient intake at different times of the day and blood lipid levels.
METHODS AND RESULTS: The study was based on the Nutrition and Health Survey in Taiwan, a cross-sectional study of non-institutionalized and non-pregnant healthy adults (≥19-years-old). A one-day (24 h) dietary recall assessed participants’ food intake. Fasting plasma triglycerides, total cholesterol, and high-density lipoprotein (HDL) cholesterol were determined. Low-density lipoprotein (LDL) cholesterol was estimated based on the Friedewald formula. According to the data of eligible subjects (n = 1283), the time of energy intake was categorized into three meal times 0500-0929 (morning), 1130-1329 (noon), and 1730-2029 (evening), along with three snack times 0930-1129 (mid-morning), 1330-1729 (afternoon), and 2030-0459 (night). Energy and macronutrient intake were calculated for 6 time periods, based on 24 h recall data. An adjusted regression model showed that by transferring 100 kcal intake at night to the morning or noon, LDL cholesterol would be lower by 1.46 (95% CI: 2.42-0.50) and 1.27 mg/dL (95% CI: 2.24-0.30), respectively. Transferring 100 kcal of fat intake at night to earlier periods was associated with a lower LDL cholesterol level, especially transferring to noontime (significantly lower by 5.21 mg/dL, 95% CI: [7.42-2.99]) and evening (significantly lower by 3.19 mg/dL, 95% CI: [6.29-0.08]).
CONCLUSIONS: Total cholesterol and LDL cholesterol had the same pattern of association with the timing of energy intake. The study showed that elevated total and LDL cholesterol were positively associated with nighttime energy and fat intake.

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