Il cacao amaro è ricco di flavonoidi; nei prodotti a base di cioccolato il principale composto di questa famiglia è l’epicatechina, dotata di un marcato effetto antiossidante, nonché di una chiara azione vasodilatante, con riduzione delle resistenze vascolari periferiche (e quindi aumento della perfusione nel microcircolo). Questi effetti sono probabilmente attribuibili alla stabilizzazione del Nitrossido (NO), un composto gassoso a brevissima emivita prodotto dall’endotelio delle arterie, da parte dell’epicatechina stessa. La concentrazione di epicatechina è tanto maggiore quanto maggiore è il contenuto di cacao del prodotto finito, ed è quindi crescente passando dal cioccolato al latte a quello amaro.
I dati disponibili in letteratura dimostrano che l’assunzione cronica di cacao amaro e prodotti derivati (cibi e bevande), per un tempo variabile tra 1 e 18 settimane, riduce la pressione arteriosa, sistolica e diastolica nei soggetti ipertesi o preipertesi, con valori comunque superiori a 140/80 mmHg, oppure obesi, o normotesi, ma anziani. In fumatori privi di patologie evidenti, una singola assunzione di 70 g di cioccolato amaro migliora la dilatazione vasale flusso-mediata e riduce l’aggregabilità delle piastrine (entrambi questi fenomeni sono NO-mediati); se il contenuto di cacao è elevato, e pari almeno al 75%, gli stessi risultati si ottengono anche con soli 40 g di cioccolato.
Questa ricerca ha invece indagato la reattività allo stress (lo svolgimento di un test matematico) di alcuni parametri cardiovascolari in giovani donne sane e non fumatrici, confrontando gli effetti di una singola assunzione (1g/kg di peso) di cioccolato al latte (30% di cacao), o amaro (85% di cacao) a riposo, o durante lo stress mentale, due ore dopo il consumo dei due tipi di cioccolato.
Durante lo svolgimento del test matematico, come atteso, tutti i parametri valutati (pressione sisto-diastolica e pressione arteriosa media, e soprattutto la frequenza cardiaca e, di conseguenza, il consumo miocardico di ossigeno), sono aumentati in entrambi i gruppi di trattamento (cioccolato al latte o amaro), ma l’aumento è risultato significativamente ridotto (-10/20%) nelle giovani che avevano consumato il cioccolato ad alto tenore di cacao. Un effetto interessante, considerando che un’elevata reattività pressoria allo stress mentale acuto è uno dei parametri predittivi di ischemia miocardia sotto sforzo e di aterosclerosi carotidea.
Questa ricerca contribuisce a confermare che un consumo calibrato di cioccolato ad alto tenore di cacao, probabilmente grazie all’apporto di flavonoidi, può contribuire a tenere sotto controllo l’eccessiva reattività emodinamica conseguente agli stimoli stressori tipici della vita quotidiana.
Glossario
Antiossidante
Sostanza che impedisce o rallenta l'ossidazione.
Pressione arteriosa
Pressione del sangue nelle arterie dovuto all'attività contrattile del muscolo cardiaco e alla resistenza vascolare periferica, distinta in sistolica o massima e diastolica o minima.
Ischemia
Notevole diminuzione, fino all'arresto, del flusso di sangue in un territorio dell'organismo. Per lo più deriva da fenomeni che riducono il lume vascolare, quali lesioni della parete, trombosi, embolia, spasmo vascolare, ma può anche derivare da un'insufficiente spinta impressa dal cuore al sangue, per esempio nel caso in cui quest'organo non sia più in grado di contrarsi in maniera adeguata.
Aterosclerosi
Patologia delle arterie caratterizzata da depositi di grassi, infiammazione, fibrosi e calcificazione nella parete vascolare. Le placche aterosclerotiche sono le tipiche lesioni di questa patologia.
The Effect of a Single Dose of Dark Chocolate on Cardiovascular Parameters and Their Reactivity to Mental Stress.
Regecova V, Jurkovicova J, Babjakova J, Bernatova I.
J Am Coll Nutr. 2019 Sep 17:1-8. [Epub ahead of print]OBJECTIVE: This study investigated the effect of a single administration of dark or milk chocolate on blood pressure (BP), heart rate (HR), and double product (DP) in young healthy women at rest and during acute mental stress.
METHOD: Measurements consisted of anthropometry, BP, and HR. Mean arterial BP (MAP) and DP were computed. The relative reactivity of individual variables was quantified as to their percentage change during the rest or test of mental arithmetic (MA) with respect to the respective baseline value. All subjects underwent two tests of MA-one before chocolate administration and the second one 2 hours after chocolate (1 mg/g of body weight) ingestion.
RESULTS: Two hours after ingestion at rest, dark chocolate administration resulted in a significant increase in relative values of systolic BP and DP by 5.1% ± 1.4% and 13.7% ± 3.2%, respectively, compared to the responses in the milk chocolate group (-2.4% ± 1.6% and 0.6% ± 3.4%, respectively, p < 0.04 for both comparisons) without changes in diastolic BP, HR, and MAP. During MA-induced acute stress, the relative magnitude of the reactivity of diastolic BP, HR, MAP, and DP decreased by about 10, 16, 8, and 23 percentage points, respectively, 2 hours after ingestion of dark chocolate compared to the relative reactivity determined before dark chocolate ingestion. Milk chocolate failed to affect any of the above-mentioned parameters at rest or during stress. CONCLUSIONS: The single oral intake of 85% dark chocolate increased relative values of systolic BP and DP at rest but buffered the reactivity of diastolic BP, HR, MAP, and DP during mental stress, which was not found after ingestion of milk chocolate. Thus, dark chocolate might have a beneficial effect during acute stress due to its ability to buffer cardiovascular reactivity in young healthy women.