Il consumo quotidiano di proteine della soia (25 g al giorno) è in grado di ridurre i livelli di colesterolo totale e LDL in modo moderato, ma statisticamente significativo. Questa la conclusione principale cui è giunto un gruppo congiunto di ricercatori canadesi e statunitensi, che ha analizzato i 46 studi selezionati dalla FDA (Food and Drug Administration) per rivalutare il claim di salute relativo proprio al rapporto tra proteine della soia e colesterolemia. L’FDA ha infatti concesso a suo tempo uno specifico claim al proposito alle proteine di soia, di cui starebbe considerando la revoca. Va ricordato che il consumo di soia (e di proteine della soia) è stato incluso in molte linee guida cliniche per la riduzione del rischio cardiovascolare, sia negli Stati Uniti e in Canada e sia in Europa (Gran Bretagna compresa), ma che EFSA non ha autorizzato alcun claim in tal senso.
La percentuale di riduzione della colesterolemia LDL finora attribuita alla soia e ai prodotti derivati (pari al 3-4%) è simile a quella ottenibile con il consumo regolare di altri alimenti vegetali, o componenti di alimenti vegetali (frutta oleaginosa o fibre, per esempio), i cui effetti di salute non sono mai stati messi in discussione. Inoltre, va ricordato che l’associazione della soia con i già citati alimenti vegetali (o con i loro componenti nutrizionali), nella cosiddetta “portfolio diet” ridurrebbe nel breve periodo la colesterolemia LDL fino al 29%.
Ecco perché ai risultati di questa metanalisi si attribuisce un peso particolare. Qualche dettaglio sulle caratteristiche dei soggetti inclusi e sulla durata del periodo di osservazione chiarisce meglio il quadro: in totale sono state trattate 2.607 persone, la metà delle quali donne in post-menopausa e/o persone con ipercolesterolemia; i livelli basali medi di colesterolemia totale erano pari a 226,3 mg/dL, con LDL pari a 147,6 mg/dL; il periodo mediano di osservazione è stato di sei settimane.
In questi studi sono stati consumati fagioli di soia, farina di soia, bevande a base di soia, oppure proteine di soia, in quantità tali da raggiungere comunque un apporto proteico pari a 25g/die. L’analisi di tutti i dati ha confermato che l’assunzione quotidiana di soia (e di prodotti a base di soia), corrispondente ad almeno 25 g di proteine, è in grado di ridurre in modo significativo, anche se moderato, la colesterolemia totale (- 2,8%) e LDL (- 3,2% circa). L’ampiezza della riduzione, contrariamente a quanto ipotizzato da alcuni autori, non diminuisce al ridursi dei valori basali della colesterolemia.
Tale conferma, secondo gli Autori, aggiunge nuovi incentivi alla raccomandazione di incrementare l’assunzione di proteine vegetali in generale, che accomuna le linee guida internazionali.
Glossario
Colesterolo
Presente nel sangue, costituente essenziale della membrana cellulare, interviene nella formazione degli ormoni sessuali e corticosteroidei e dei sali biliari. Può essere di origine esogena (alimentare) ed endogena (sintesi epatica). Nel sangue il colesterolo è veicolato tramite i trigliceridi e le lipoproteine (HDL e LDL).
Metanalisi
Tecnica che combina i risultati di molti studi, di impianto simile e che hanno esaminato quesiti simili, per aumentare la numerosità del campione di valori su cui si ragiona e quindi l'affidabilità delle conclusioni.
A Meta-Analysis of 46 Studies Identified by the FDA Demonstrates that Soy Protein Decreases Circulating LDL and Total Cholesterol Concentrations in Adults.
Blanco Mejia S, Messina M, Li SS, Viguiliouk E, Chiavaroli L, Khan TA, Srichaikul K, Mirrahimi A, Sievenpiper JL, Kris-Etherton P, Jenkins DJA.
J Nutr. 2019 Apr 22. [Epub ahead of print]BACKGROUND: Certain plant foods (nuts and soy protein) and food components (viscous fibers and plant sterols) have been permitted by the FDA to carry a heart health claim based on their cholesterol-lowering ability. The FDA is currently considering revoking the heart health claim for soy protein due to a perceived lack of consistent LDL cholesterol reduction in randomized controlled trials.
OBJECTIVE: We performed a meta-analysis of the 46 controlled trials on which the FDA will base its decision to revoke the heart health claim for soy protein.
METHODS: We included the 46 trials on adult men and women, with baseline circulating LDL cholesterol concentrations ranging from 110 to 201 mg/dL, as identified by the FDA, that studied the effects of soy protein on LDL cholesterol and total cholesterol (TC) compared with non-soy protein. Two independent reviewers extracted relevant data. Data were pooled by the generic inverse variance method with a random effects model and expressed as mean differences with 95% CI. Heterogeneity was assessed and quantified.
RESULTS: Of the 46 trials identified by the FDA, 43 provided data for meta-analyses. Of these, 41 provided data for LDL cholesterol, and all 43 provided data for TC. Soy protein at a median dose of 25 g/d during a median follow-up of 6 wk decreased LDL cholesterol by 4.76 mg/dL (95% CI: -6.71, -2.80 mg/dL, P < 0.0001; I2 = 55%, P < 0.0001) and decreased TC by 6.41 mg/dL (95% CI: -9.30, -3.52 mg/dL, P < 0.0001; I2 = 74%, P < 0.0001) compared with non-soy protein controls. There was no dose-response effect or evidence of publication bias for either outcome. Inspection of the individual trial estimates indicated most trials (∼75%) showed a reduction in LDL cholesterol (range: -0.77 to -58.60 mg/dL), although only a minority of these were individually statistically significant.
CONCLUSIONS: Soy protein significantly reduced LDL cholesterol by approximately 3-4% in adults. Our data support the advice given to the general public internationally to increase plant protein intake.