A. Poli, C.M. Barbagallo, A.F.G. Cicero, A. Corsini, E. Manzato, B. Trimarco, F. Bernini, F. Visioli, A. Bianchi, G. Canzone, C. Crescini, S. de Kreutzenberg, N. Ferrara, M. Gambacciani, A. Ghiselli, C. Lubrano, G. Marelli, W. Marrocco, V. Montemurro, D. Parretti, R. Pedretti, F. Perticone, R. Stella, F. Marangoni.
Nutrition Foundation of Italy 2018
Il significativo e generalizzato prolungamento della speranza di vita alla nascita osservato nel nostro Paese negli ultimi decenni ha sensibilmente modificato la relazione tra i fattori di rischio cardiovascolare e le loro conseguenze cliniche: livelli anche solo moderatamente elevati dei fattori di rischio stessi (come la colesterolemia) hanno infatti ora maggiore probabilità – a causa della maggiore durata dell’esposizione al danno vascolare che essi possono causare – di indurre la comparsa di eventi come l’infarto miocardico.
Anche le opportunità di trattamento con obiettivi di natura preventiva, tuttavia, si sono modificate favorevolmente in questo contesto del tutto nuovo, amplificando il potere protettivo di un controllo adeguato, tempestivo e prolungato nel tempo, di questi fattori.
Il Documento di Consenso intersocietario qui presentato, coordinato da NFI ed elaborato in collaborazione con numerose società scientifiche nazionali, esamina i principi attivi, le indicazioni di uso e i possibili effetti collaterali di nutraceutici e alimenti funzionali per il controllo della colesterolemia, con l’obiettivo di fornire al medico e agli altri professionisti della salute alcune indicazioni condivise sul loro impiego in prevenzione cardiovascolare.